Il Vietnam è un paese lungo e per vistarlo tutto ci vorrebbe un sacco di tempo, ma noi abbiamo provato a ridurre il tutto in 15 giorni. Perché 15 giorni? Perché il visto per poter entrare nel paese gratuitamente ha questa durata, quindi cerchiamo di sfruttarli al meglio.

il nostro itinerario

GIORNO 1

Partiamo da Ho Chi Minh. Questa città o la ami alla follia o la odi con tutto il cuore, senza vie di mezzo. E’ la città del traffico, dei motorini, dei clacson e del caos totale. E’ però anche una città ricca di storia, con un passato ancora recente tutto da raccontare. In questa città infatti è possibile visitare numerosi musei dedicati alla storia della città, alla guerra, ed al comandante Ho Chi Minh stesso, si perché per chi non lo sapesse la città prende il nome dal suo vecchio comandante.

Ho Chi Minh City, Vietnam, traffico motorimi al tramonto
il traffico di Ho Chi Minh, Vietnam

Noi ci siamo stati un giorno, dopodiché siamo letteralmente scappati dalla confusione e dal rumore assordante del traffico. Con 9 ore di treno notturno per 23€ a biglietto, siamo arrivati alla tappa successiva: Nha Trang.

GIORNO 2

Dopo il caos di Ho Chi Minh, un pò di relax nelle spiagge bianche di Nha Trang è proprio quello che sognavamo! Già…peccato che appena abbiamo messo piede fuori dalla stazione le strade erano letteralmente inondate dalla pioggia che proprio non sembrava voler smettere. Questo è stato il nostro benvenuto! Non male come inizio no? La cosa assurda è che i taxisti in bicicletta (grab) non sembravano affatto intimoriti dalla pioggia e insistevano nel volerci portare in albergo con le loro bici. Noi, più due zaini che sembravano due figli. L’abbiamo presa a ridere, sperando che la situazione si calmasse un pò. Quando siamo finalmente arrivati nel nostro piccolo hotel vicino alla spiaggia ( pagato 6€ a notte a camera) non potevamo far altro che aspettare che la pioggia decidesse di smetterla.

Nel pomeriggio, da un momento all’altro, era uscito un sole fortissimo che aveva spazzato via tutte le nuvole. Incredibile. Siamo finalmente usciti, anche se c’era acqua e fango ovunque e non tutte le strade erano percorribili. La sera ci siamo concessi una serata al rooftop, con un costo di 7€ a testa siamo saliti ad ammirare la città dall’alto, illuminata e silenziosa.

Nah Trang, Vietnam, vista dall'alto del rooftop
Nah Trang, Vietnam, vista dal rooftop

GIORNO 3

Dopo l’alluvione del giorno prima sembrava finalmente essersi stabilito il bel tempo, ma purtroppo la situazione spiaggia era ancora messa piuttosto male. Noi non avendo avuto il tempo di aspettare che il mare tornasse pulito, decidiamo di rinunciare alle bellissime spiagge bianche che abbiamo sempre visto in foto e di proseguire. Dedichiamo la giornata ad un giro in motorino della città, abbiamo visitato il mercato locale e mangiato piatti tipici del Vietnam per poi prendere un nuovo treno notturno per Da Nang.

Nah Trang, , strade distrutte dall'alluvione
Nah Trang, Vietnam , riapertura strade dopo alluvione

Noi purtroppo siamo stati sfortunati, ma nonostante il maltempo abbiamo visto che a Nah Trang non c’è niente da perdersi, anzi. Palazzi fronte mare e troppo cemento che attira maggiormente turisti cinesi e russi , sicuramente non adatto ai nostri standard di viaggio.

GIORNO 4

Dopo 8 ore e 40 minuti di treno (22€ a persona) siamo arrivati a Da Nang! Dopo esserci sistemati nel nostro albergo (8€ in due) siamo subito andati a fare un giro. Da Nang è forse la città più moderna ed occidentalizzata del Vietnam. Passeggiando lungomare ci sentivamo circondati da hotel altissimi, strutture enormi e tante, troppe ancora in costruzione. E’ come se facessero una gara a chi riesce a costruire più in alto. Se non fosse stato per i tantissimi motorini che suonavano il clacson, non sembrava neanche di essere in Vietnam. Decidiamo di noleggiare uno scooter ed andare a esplorare la città. La prima cosa che siamo andati a vedere è stata la statua di Lady Buddha, una statua gigantesca alta 67 metri che raffigura la statua di Buddha femminile, la più alta del Vietnam, con alla base un fiore di loto.

Da Nang, Vietnam, Lady Buddha
Da Nang , Vietnam, Lady Buddhra

La statua si trova nella pagoda di Linh Ung sulla penisola di Son Tra, a 9 km dalla spiaggia di My Khe ed a 14 km dal centro di Da Nang. La statua di Lady Buddha si trova all’interno del cortile della pagoda, sulla collina di fronte al mare, rivolta a sud della città di Da Nang e dicono che protegga i marinai e gli abitanti della zona. Da quel punto si assiste ad un bellissimo panorama che si affaccia sulle spiagge bianche di Da Nang e sul suo mare cristallino. Ci siamo ritrovati proprio all’ora del tramonto, è stato un momento magico, rilassante, stupendo.

GIORNO 5

Questa è la giornata dedicata ai ponti. Si, a Danang ci sono ben due ponti da visitare : Il ponte del drago e il Golden bridge. Il ponte del drago si trova sulla sponda orientale del fiume Han, e quello che di giorno non è altro che un enorme drago arancione, ogni sabato e domenica sera si trasforma in un vero e proprio spettacolo per tutti i cittadini e i turisti. Alle 21 infatti , dalla testa del drago schizza fuoco e acqua lasciando tutti senza parole…e bagnati! Noi purtroppo l’abbiamo visto solo alla luce del sole, perché i giorni della settimana in cui eravamo a DaNang non coincidevano con quelli dello spettacolo.

Da Nang, Dragon Bridge
Da Nang, Vietnam, ponte del drago

Dopo aver percorso questo ponte sul nostro scooter, ci siamo diretti al Golden Bridge, il ponte sorretto da due mani giganti. (cliccate sul link per leggere l’articolo dedicato a questo ponte).

Ba Na Hills, Da Nang, Vietnam, Golden bridge
Ba Na Hill, Vietnam, Golden Bridge

GIORNO 6

Sveglia preso, ci aspetta un volo interno da Danang per raggiungere la capitale del Vietnam, Hanoi. Con poco più di un’ora e 35€ a testa (zaino compreso) arriviamo ad Hanoi. Veniamo subito travolti dalla confusione della città, dall’odore di cibo e soprattutto dai clacson del motorini! Dopo aver lanciato gli zaini nel nostro ostello, andiamo subito a curiosare nelle stradine della capitale. Non abbiamo potuto non notare la quantità enorme di bancarelle, negozi, capannoni con di tutto un po’. Ad ogni passo c’erano dei banchetti con del cibo diverso, abbiamo assaggiato un pò di tutto.

Hanoi,  street food
Ha Noi ,Vietnam, street food

Una volta superato il caos dei negozi, se riuscite ad attraversare senza farvi mettere sotto da fiumi di motorini che passano senza un ordine preciso, vi ritroverete al lago Hoan Kiem, il nostro posto preferito di Hanoi. Qui c’è un pò di tutto, gruppi di persone che ballano facendo ginnastica, altri che dormono, altri che mangiano cibo di strada ed altri che semplicemente si rilassano bevendo caffè vietnamita con vista sul lago. E’ un piccolo scorcio di tranquillità da questa città movimentata e piena di gente.

Vi consigliamo di girarla a piedi, per perdervi tra le mille stradine che sembrano tutte uguali e curiosare tra la quotidianità della gente del posto.

Ha Noi, Hoan Kiem
Ha Noi, Vietnam, Lago Hoan Kiem

GIORNO 7 -8-9

Dopo una giornata in giro per Hanoi a goderci la città, siamo pronti per perderci tra le risaie di Sapa, nell’estremo nord del Vietnam. Noi abbiamo prenotato l’escursione tramite un’agenzia locale che con 35€ a testa comprendeva l’autobus a/r, il pernottamento presso una famiglia del posto ed i vari pasti.

Sapa è la principale base per il trekking nel Vietnam settentrionale ed è adatto anche a chi come noi non lo aveva mai praticato prima.

Sa Pa,, trekking
Sapa, Vietnam, Trekking

Con un autobus notturno di 6 ore, da Hanoi ci siamo diretti a Sapa. Una volta arrivati, appena scesi dall’autobus, siamo stati letteralmente circondati da delle piccole donnine vestite colorate ed in modo strano, abbiamo poi scoperto che loro erano le abitanti dei villaggi all’interno delle risaie e le nostre guide del giorno.

Sa Pa, Vietnam, trekking
Sa Pa, Vietnam

A Sapa è concentrato un numero significativo di gruppi etnici vietnamiti che vivono quasi totalmente di agricoltura.

Fatta eccezione per il gruppo dei Kinh, di provenienza Vietnamita, Sapa ospita ben otto etnie differenti, tutte accomunate dalla propria tradizione ma da culture completamente diverse, nel dettaglio gli H’mong, i Dao, i Tay, i Giay, Muong, Thai, gli Hoa e gli Xa Pho.

Le donne anziane presenti nei villaggi sono estremamente abili nel creare oggetti artigianali come abiti e coperte in stile etnico, sciarpe e amatissimi souvenir per i turisti. Noi ne abbiamo approfittato per acquistare sciarpe e braccialetti cuciti a mano da loro.

Anche i bambini appartenenti alle etnie di Sapa, vengono cresciuti ed educati a sostegno delle famiglie sotto l’aspetto finanziario: questo avviene grazie alla vendita di bigiotteria ai turisti anche se questa pratica non è da incoraggiare.

Sa Pa, Vietnam, trekking

Qui di solito si sposano giovani, dai 15 ai 18 anni per poi diventare genitori di 2 o 3 figli già a 20 anni. Si ritrovano quindi a soli 20 anni ad avere grandi responsabilità sulle spalle, a non essere più figli ma genitori, a non sapere neanche cos’è la spensieratezza. Tutto questo ce l’ha raccontato la nostra guida, una ragazzina di 19 anni che parla un inglese perfetto e che non ha idea di cosa sia la vita al di fuori di quelle montagne.

Dopo cinque ore di camminata e scivolate per terra, siamo arrivati nel mezzo delle risaie. Aveva appena piovuto quindi il terreno non era dei migliori, c’era fango ovunque e rimanere in equilibrio in quelle montagne piene di discese ripide e salite ripidissime non è stato cosi facile per noi. Già, per noi, perché per loro invece sembrava di fare una passeggiata in spiaggia. Si muovevano con una agilità impressionante, alcune addirittura con i figli in braccio. Grazie a loro che ci hanno procurato bastoni di bamboo per sorreggerci e ci hanno teso la mano ad ogni punto più scivoloso, siamo arrivati sani, salvi e pieni di fango.

Sa Pa, Vietnam, trekking

Il tempo non era a nostro favore, la nebbia era ovunque e non c’era molta visuale dall’alto per goderci lo spettacolo delle risaie, ma piano piano più scendevamo e più tutto si faceva più nitido.

Una volta raggiunto il loro villaggio, Lao Chai, la nostra guida ci ha presentato ad una famiglia locale, la quale ci ha ospitato per la notte. Abbiamo dormito nel piano superiore della loro casa e la mattina dopo ci hanno offerto un’ampia colazione a base di buonissimi pancakes e frutta fresca.

Pronti per la nuova giornata, ci siamo incamminati verso Xà Su Pàn, a un paio di ore di distanza da dove abbiamo trascorso la notte. E’ in questo piccolo villaggio che finisce la nostra magica esperienza a Sa Pa, dove il nostro autobus ci ha riportato alla base, Hanoi.

Sa Pa, Vietnam, trekking, risaie
Sa Pa , Vietnam, Risaie

E’ un’esperienza che consigliamo a tutti di fare se vi trovate nel nord del Vietnam. Oltre a regalare paesaggi mozzafiato, ti mette a stretto contatto con le varie etnie e con la loro vita. Indimenticabile.

GIORNO 10

Di rientro ad Hanoi ne approfittiamo per rilassarci. Dopo tante ore di camminata, specialmente per chi come noi non c’è abituato, un giorno di pausa relax ci sta tutto. Ci prendiamo quindi la giornata “libera”.

GIORNO 11-12

Non poteva assolutamente mancare una delle sette meraviglie del mondo all’appello. Si, stiamo parlando di lei, la Baia di Halong. E’ composta da ben tremila isolotti con numerose grotte piene di leggende e di…turisti. E’ diventata infatti ormai una tappa fissa per milioni di turisti, impossibile da visitare in tranquillità, ma ragazzi diciamocelo, come non andarci se ti trovi in Vietnam?

Halong Bay, Vietnam, vista dalla view point
Halong Bay, Vietnam

Anche in questo caso noi ci siamo affidati ad un’agenzia locale (la solita che ci aveva organizzato Sa Pa) e abbiamo fatto una crociera là in mezzo. Le crociere possono durare da mezza giornata fino a un massimo di tre notti, noi abbiamo scelto di fare una notte e due giorni, spendendo 232€ in due compresi i pasti e le varie attività e visite alle grotte.

Si fa pagare questa escursione ma vi assicuriamo che ne vale la pena. Inutile dirvi quanto è stato romantico dormire là in mezzo. L’orario del tramonto poi è magico, si crea un gioco di luci e colori veramente pazzesco.

La prima giornata viene dedicata alla visita dei vari isolotti. Siamo entrati all’interno della grotta “Sung Sot cave”, un luogo altamente suggestivo e dopo, tramite una spiaggia, abbiamo raggiunto il punto panoramico più bello dove poter osservare questa meraviglia dall’alto. Dopo 400 gradini siamo arrivati alla view point ed abbiamo atteso finché il sole non dipingesse tutto di rosso e arancione, uno spettacolo unico.

Halong Bay, vista al tramonto dalla view point

Una volta tornati sulla nave c’era una lezione di cucina vietnamita che ci aspettava! Abbiamo imparato a fare gli involtini primavera ed altri piatti tipici del posto, dopodiché abbiamo cenato con le cose preparate da noi. Finito di cenare, per chi voleva, poteva passare la serata a pescare. Noi abbiamo preferito rilassarci sul balcone della nostra camera, sotto le stelle e cullati dal rumore dell’acqua.

Il giorno dopo è dedicato al kayak ed alla visita della “fattoria delle perle” dove ci è stato fatto vedere come le allevano e le fabbricano per poi venderle sotto forma di bracciali e collane.

Il giro in kayak è divertente anche se troppo breve, la guida ti dà 20 minuti a disposizione per poter girare liberamente in mezzo alla baia, ma con così tante cose da vedere, 20 minuti sono veramente pochi. Finito il tour in canoa ci aspetta appunto il Pearl Farm. Lo scopo principale di questo giro, oltre a farci vedere come vengono fatte, è quello di far comprare ai turisti le collane e i bracciali fabbricati da loro. I prezzi sono esagerati e vi consigliamo di non acquistarli lì.

Halong Bay, Vietnam, Pearl Farm
Halong Bay, Vietnam, Pearl farm

GIORNO 13-14-15

Concluso il giro torniamo sulla nave, in direzione del porto dove ci sarà il nostro autobus ad aspettarci per portarci di nuovo ad Ha Noi.

Ecco arrivata la conclusione del viaggio in Vietnam. Noi ci troviamo in anticipo sulla tabella di marcia perché siamo andati via prima del previsto da Nha Trang. Per chi dovesse seguire questo itinerario e trovare bel tempo dovrebbe trovarsi preciso al giorno 15, per prendere un volo di rientro per l’Italia.

Halong Bay, Vietnam

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