Lampang è una città inesplorata , poco conosciuta, un luogo lontano da l turismo, dove è possibile ritrovare l’autenticità della Thailandia del Nord, quella vera, quella che le altre città hanno perso, profuma di quotidianità.
LA STORIA
Lampang è stata centro importante per il commercio del legname, tanto che alcuni coloni britannici mandarono dei supervisori birmani per insegnare ai Lanna e ai birmani stessi il taglio e la lavorazione del legno. Inoltre finanziarono la costruzione di numerosi templi e abitazioni nella zona, che oggi circondano e caratterizzano la città.
I Lanna, per chi non lo sapesse, erano le popolazioni del nord della Thailandia, che in passato avevano una propria cultura, tradizione, scrittura e dialetto. Solo dopo la seconda guerra mondiale lo stato Lanna si impegnò a creare una cultura thailandese più unificata, cercando di integrarsi con il resto della Thailandia. Ancora oggi però esistono tracce della loro vecchia identità, come alcune feste in completo stile Lanna e alcune diversità nel linguaggio.
Nonostante sia un luogo ricco di attrazioni è come se fosse isolato in una bolla dall’invasione turistica di cui soffre il resto della Thailandia.

I MERCATI DI LAMPANG
Nel nostro viaggio è stata una meta non pianificata e si è rivelata una delle migliori. Abbiamo scelto di fermarci qui nel tragitto da Bangkok a Chiang Mai, per la sua vicinanza a quest’ultima (circa 2 ore di treno).

Appena abbiamo messo piede fuori dalla stazione già si respirava un’aria diversa : non c’era ombra di tuk tuk ed eravamo gli unici turisti presenti. Le strade silenziose, spaziose e pulite ci hanno fatto dimenticare per un attimo di essere in Asia.
Il caso ha voluto che ci trovassimo a Lampang per il weekend, il momento della settimana migliore per visitarla. Infatti sia il venerdì che il sabato gli abitanti della zona organizzano dei mercatini locali lungo le vie principali.
Il venerdì sera, dalle 17 alle 20, ha luogo quello che viene chiamato “Cultural Street”, una distesa di bancarelle lungo la via Th Wang Nuea.

Invece il sabato dalle 16 alle 22 c’è il “Walking Street”, nella sponda opposta del fiume, nella Th Talad Gao, nettamente più grande ed affascinante del precedente. La strada viene chiusa al traffico e si riempie di bancarelle anche nelle stradine vicine. Questo è l’evento principale della città, un luogo dove ritrovarsi ed un ottimo motivo per far festa.
Infatti oltre ai classici street food e bancarelle di vestiti, ci sono anche piccoli spettacoli musicali ed intrattenimenti vari.
Questo è il luogo giusto per assaggiare uno dei piatti tipici della Thailandia settentrionale, il Khao Soi, una zuppa al curry con latte di cocco e con noodles cotti e fritti, con una coscia di pollo e peperoncino a volontà.
I TEMPLI DI LAMPANG
Le giornate a Lampang invece si possono trascorrere dedicandosi alla visita dei suoi molteplici templi in stile Lanna e Birmano, tutti ad accesso gratuito e semi deserti.
Sono davvero tantissimi e per visitarli tutti noi li abbiamo divisi in due: quelli più vicini alla città e raggiungibili a piedi, e quelli più lontani dal centro e raggiungibili in motorino.

Come abbiamo detto prima, a Lampang non esistono tuk tuk o mezzi turistici per spostarsi, a meno che non si voglia fare un giro a bordo di una carrozza trainata da un cavallo. In tutto il centro abbiamo trovato soltanto un noleggio di scooter e biciclette.
Questo è un elenco di quelli che ci sono piaciuti di più:
- KO WALUKARAM, il primo tempio in cui ci siamo imbattuti, lo abbiamo trovato per caso e ci ha lasciato senza parole. All’ingresso c’è una statua del Buddha e proseguendo troviamo uno stupa completamente in oro, di fronte al quale c’è una torre con una scalinata ripida e contorta da dove poter ammirare la pagoda dall’alto. In questo tempio sono conservate le tombe delle famiglie più prestigiose della città.
- WAT CHIANG RAI, come si può facilmente intuire dal nome, è una piccola rivisitazione del tempio bianco di Chiang Rai. Purtroppo non ci è stato possibile entrarci in quanto c’erano dei lavori di ristrutturazione.
- PHRA THAT LAMPANG LUANG , a 18 km da Lampang, raggiungibile in scooter. All’interno di questo complesso è presente il più bel tempio di legno di tutta la Thailandia settentrionale e questo rende il Lampang Luang il più famoso della città. Di fianco allo stupa c’è un altro tempio in legno dove sono conservate delle statue di cera dei monaci più influenti, con al centro una statua in oro che rappresenta il Buddha. All’interno di questa struttura, c’è una piattaforma di legno ricoperta da una tela bianca su cui si proietta, attraverso una fessura da cui entra un fascio di luce, l’immagine capovolta dello stupa che è all’esterno. Una vera particolarità che ci ha stupito e ci è stata fatta notare da una signora del posto.

- PONG SANUK NUEA , tempio che ha vinto il premio al merito dall’UNESCO nel 2008. Secondo la leggenda è stato costruito nel 680. E’ un orgoglio per la Thailandia, una combinazione di stili Lanna Birmani e Cinesi. E’ un complesso di pagode in legno teak, con al centro uno stupa in oro. In una di queste pagode, con nostra grande sorpresa, abbiamo trovato una statua del Buddha sdraiato.
- CHEDI SAO LANG è il più importante ed antico tempio di Lampang, costruito prima dell’anno mille. “Sao” in dialetto thai del nord significa “venti”, invece “Lang” è il nome proprio delle pagode. Quindi il tempio delle 20 pagode. La cosa più importante di questo tempio è la statua del Buddha seduto che è custodita in un padiglione di vetro e si dice contenga la reliquia del cranio del Buddha in persona.
